Legge di bilancio, per tutto il 2023 si potranno rinegoziare i mutui passando dal tasso variabile al tasso fisso
La disposizione è contenuta nell’articolo 244-bis della legge di bilancio (legge 29/12/2022 n. 197 pubblicata nel Supplemento ordinario n.43/L alla G.U. – Serie Generale - n. 303 del 29/12/2022 della Gazzetta della Repubblica).
Essa prevede che per tutto il 2023 i contraenti potranno rinegoziare i mutui ipotecari, se stipulati prima del primo gennaio 2023, per l’acquisto o la ristrutturazione di una o più unità immobiliari destinate ad abitazione, passando dal tasso variabile a quello fisso.
La suddetta facoltà di rinegoziazione è riconosciuta a chi, come detto, abbia stipulato il mutuo prima del 2023 e sia in possesso di alcuni requisiti:
- il relativo Isee deve essere inferiore a 35.000 euro e
- l’importo del mutuo non deve esser superiore a 200.000 euro.
Inoltre, le relative rate devono essere sempre state pagate regolarmente.
La norma, introdotta con il maxi emendamento, rispolvera una previsione del decreto legge n. 70 del 2011 (art. 8 comma 6), modificando il termine finale di sottoscrizione del mutuo, originariamente previsto per il 31 dicembre 2012, e fissato ora al 1 gennaio 2023.
Di seguito si riporta la norma che la manovra ha provveduto a emendare:
La materia della "rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario" è regolata come segue :
- fino al 31 dicembre 2012 il mutuatario che - prima dell'entrata in vigore ((del presente decreto)) - ha stipulato, o si è accollato anche a seguito di frazionamento, un contratto di mutuo ipotecario di importo originario non superiore a ((200 mila euro)), per l'acquisto o la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione, a tasso e a rata variabile per tutta la durata del contratto, ha diritto di ottenere dal finanziatore la rinegoziazione del mutuo alle condizioni di cui (( alla lettera b))), qualora al momento della richiesta presenti un'attestazione, rilasciata da soggetto abilitato, dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a ((35 mila euro e, salvo diverso accordo tra le parti,)) non abbia avuto ritardi nel pagamento delle rate del mutuo;
- la rinegoziazione assicura ((, in funzione delle esigenze del cliente, per un periodo pari alla durata residua del finanziamento o, con l'accordo del cliente, per un periodo inferiore,)) l'applicazione di un tasso annuo nominale fisso non superiore al tasso che si ottiene in base al minore tra l'IRS in euro a 10 anni e l'IRS in euro di durata pari alla durata residua del mutuo ovvero, se non disponibile, la quotazione dell'IRS per la durata precedente, riportato alla data di rinegoziazione alla pagina ISDAFIX 2 del circuito ((Reuters)), maggiorato di uno spread pari a quello indicato, ai fini della determinazione del tasso, nel contratto di mutuo;
- il mutuatario e il finanziatore possono concordare che la rinegoziazione di cui alle precedenti lettere comporti anche l'allungamento del piano di rimborso del mutuo per un periodo massimo di cinque anni, purché la durata residua del mutuo all'atto della rinegoziazione non diventi superiore a venticinque anni;
- le garanzie ipotecarie già prestate a fronte del mutuo oggetto di rinegoziazione ai sensi ((del presente comma)) continuano ad assistere il rimborso, secondo le modalità convenute, del debito che risulti alla originaria data di scadenza di detto mutuo, senza il compimento di alcuna formalità o Resta fermo quanto previsto dall'articolo 39, comma 5, del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385. La disposizione di cui ((alla presente lettera)) si applica anche al finanziamento erogato dalla banca al mutuatario in qualità di debitore ceduto nell'ambito di un'operazione di cartolarizzazione con cessione dei crediti ovvero di emissione di obbligazioni bancarie garantite ai sensi della legge 30 aprile 1999, n. 130, al fine di consentire il rimborso del mutuo secondo il piano di ammortamento in essere al momento della rinegoziazione. In tal caso la banca è surrogata di diritto nelle garanzie ipotecarie, senza il compimento di alcuna formalità o annotazione, ma la surroga ha effetto solo a seguito dell'integrale soddisfacimento del credito vantato dal cessionario del mutuo oggetto dell'operazione di cartolarizzazione o di emissione di obbligazioni bancarie garantite;
- qualora la banca, al fine di realizzare la rinegoziazione di cui alle lettere precedenti, riacquisti il credito in precedenza oggetto di un'operazione di cartolarizzazione con cessione dei crediti ovvero di emissione di obbligazioni bancarie garantite, la banca cessionaria ne dà notizia mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, anche mediante un unico avviso relativo a tutti i crediti acquistati dallo stesso cedente. I privilegi e le garanzie di qualsiasi tipo, da chiunque prestate o comunque esistenti a favore del cedente, conservano la loro validità ed il loro grado a favore della banca cessionaria senza bisogno di alcuna formalità o annotazione.